Alberto e Olimpio Pandolfini e la succursale Mattei di Firenze
Quando le specialità non sono replicabili

I Biscotti di Prato si fanno a Prato, ma c’è stato un breve, ma significativo periodo, tra il 1925 e il 1928, in cui i biscotti Mattei e le altre specialità del nostro forno venivano prodotte anche a Firenze in via Tosinghi n 1. Una succursale storica, poco conosciuta, che racconta molto sull’identità del marchio Antonio Mattei e sull’importanza di un legame profondo con il territorio.
Il 13 maggio 1925 nostro nonno Ernesto Pandolfini e il fratello Alberto, firmarono un accordo privato che segnava l’inizio di una nuova avventura: una succursale della ditta Mattei a Firenze.
La gestione venne affidata a Alberto e al fratellastro Olimpio, figlio della seconda moglie di Tommaso Pandolfini. Tuttavia, l’accordo includeva una clausola fondamentale: l’utilizzo del nome "Ditta Antonio Mattei di Prato – sede in Firenze, era consentito” solo a patto di rispettare rigorosamente le caratteristiche dei prodotti originali”. Una scelta che oggi definiremmo di tutela del marchio e del metodo produttivo, già allora sentita come necessaria per garantire autenticità e continuità, anche in un contesto urbano diverso da quello pratese.

Con il supporto di Egisto Ciampolini, Alberto e Olimpio, iniziarono a produrre i biscotti alle mandorle (famosi oggi con il nome di cantuccini ) e le altre specialità Mattei, cercando di replicare fedelmente i prodotti originali di Prato. I clienti potevano acquistarli sia in via Tosinghi 1 a Firenze che presso la stazione di Prato. Le confezioni originali della biscotteria fiorentina, non sono arrivate fino a noi, ma sappiamo che il sacchetto di carta pergamino blu dei biscotti erano molto simili a questo che mostriamo di seguito -con una differenza nella dicitura e sicuramente con l’omissione della scritta “la ditta non ha succursali...” che è ben visibile nel riquadro in basso del sacchetto originale.

Alla fine del 1927, o poco dopo, si chiuderà la “parentesi fiorentina”.
In una lettera raccomandata datata 17 dicembre 1927, indirizzata al fratello Alberto, Ernesto scriveva:
“Si presentò al mio negozio in Prato una donna che mi mostrò una Mantovana (...) involtata in carta pergamino bleu con la scritta: Ditta Antonio Mattei, successore Egisto Ciampolini = succursale via Tosinghi I Firenze (...) Io costatai che la Mantovana era fabbricata senza le caratteristiche sue proprie (...).” E prosegue “Ho potuto constatare un infinità di volte che la tua produzione ha tali difetti e ciò per deposizione di innumerevoli clienti che si lamentano della produzione di Firenze. Poiché tale fatto danneggia seriamente il buon nome della Ditta (...) e venendo meno i patti tra di noi stipulati il 13 maggio 1925 , (...) con la presente raccomandata, ti intimo di cessare l’attività o l’uso del nome Mattei”.
Alberto, pur a malincuore, dovette prendere atto della situazione. Lui stesso aveva capito che: i biscotti e le altre specialità sfornate a Firenze non riuscivano come quelle fatte a Prato. Così la succursale venne chiusa e Alberto riprese il suo posto nel laboratorio Mattei di Prato; dove collaborò fino alla sua vecchiaia.
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Morale: I nostri biscotti preferiamo continuare a farli dove ci riescono meglio!
Abbiamo aperto una nuova succursale Mattei a Firenze, a quasi un secolo di distanza (nel 2018 e non a caso nel mese di maggio), questa volta però abbiamo scelto via Porta Rossa, dove potete trovare un piccolo museo dedicato alla storia di uno dei Biscottifici più antichi d’Italia ancora in attività e naturalmente le nostre specialità che tutti i giorni portiamo da Prato a Firenze.
Vi invitiamo a venirci a trovare!
Museo Bottega Mattei via Porta rossa 76/r: aperto dal martedi alla domenica 11-19 | chiuso il lunedì
Letizia Pandolfini