Italia Piccioli Ciampolini
La prima "biscottiera" dell'Italia Unita
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Italia Piccioli nasce a Prato nel 1863, il suo nome è un omaggio all’Italia unita.
Donna imponente e fiera, come è ritratta in questa foto dei primi anni dello scorso secolo, è sicuramente in parte l’artefice della fortunata storia dell’Antico Forno Mattei, di cui prese la direzione insieme al marito Egisto Ciampolini nel 1904. Sappiamo che era dura e indipendente, parsimoniosa, ma anche, generosa, sostenuta da un’intelligenza vigile e concreta, all’inizio del secolo scorso inventerà la ricetta dei “Brutti Buoni”. Grazie alla sua praticità e intraprendenza, contribuirà a scrivere la storia dell’azienda Mattei alla quale si dedicherà fino al 1920, quando la fabbrica passerà completamente nelle mani di Ernesto Pandolfini. Muore nell’ottobre del 1921 all’età di 58 anni.
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L’ideazione della ricetta dei Brutti Buoni è da attribuire proprio a lei, non solo ottima, ma molto utile per recuperare i bianchi d’uovo scartati dalla lavorazione dei biscotti di Prato alle mandorle. Italia quindi inventa e mette in produzione i nuovi biscotti Brutti Buoni per cercare di ovviare ad uno spreco, un atteggiamento che all’epoca era sentito semplicemente come necessario, etico, ma allo stesso tempo riesce a farne anche un operazione vantaggiosa per l’azienda. Qui risiede lo spirito dell’imprenditrice di inizio secolo scorso.
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Inoltre, durante gli approfondimenti per il materiale della mostra fatti alla Biblioteca Roncioniana di Prato, (a due passi dal Biscottificio Antonio Mattei) e alla Biblioteca Lazzerini, abbiamo fatto anche una nuova super interessante scoperta. Su alcuni giornali locali dei primi del ‘900 abbiamo trovato le inserzioni pubblicitarie del Biscottificio.
Fra i vari prodotti pubblicizzati, oltre al pane, alle paste, Cantucci, Biscotti e Pasta Regina ecco che compaiono anche i “Brutti Buoni” appunto da poco creati da Italia.
La sua lungimiranza ed intraprendenza si materializza quindi nelle sue azioni che oggi sono definite ‘marketing aziendale’ e ‘sostenibilità’ per l’attenzione al ‘non spreco’ e ‘riuso’, entrambi oggi temi molto attuali, ma pensiamo a come dovevano essere innovativi…
Per la ricetta dei Brutti Buoni e per il bellissimo esempio che ci ha lasciato in eredità:
GRAZIE “zia Italia” dai tuoi bis- nipoti!
Letizia Pandolfini
P.S. In questo periodo e fino al 28 Luglio potrete saperne di più visitando la Mostra fotografica allestita al nostro Museo Bottega di Firenze, in Via Porta Rossa 76/R, aperto dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 19,00, per gruppi è consigliata la prenotazione al +39 055 0136203, oppure firenze@antoniomattei.it.
L’ingresso è gratuito e vi attenderà anche una BELLA sorpresa in omaggio...o forse meglio dire “Brutta Buona!"